L'isolamento dell'ex Lanificio Luciani

A margine di questo articolo sulla nascita e lo sviluppo dell'Ex Lanificio Luciani, struttura post-industriale che ha saputo reinventarsi diventando un riferimento della vita culturale, culinaria e ludica capitolina - sarebbe corretto evidenziare come l'assenza di alcuni servizi ne comprometta seriamente l'interazione e l'integrazione con il resto del quartiere.

Partiamo dai marciapiedi. Il Lanificio Luciani, che affaccia su via di Pietralata, è fuori "il centro abitato"; se ci fosse un marciapiede - meglio se illuminato! - lo si potrebbe comodamente raggiungere a piedi in pochi minuti. Il problema è che...il marciapiede non c'è! E allora, onde evitare di essere travolti, rimangono sostanzialmente due alternative: i mezzi pubblici o la macchina.

Per quanto riguarda la prima possibilità, il Lanificio è servito solo dalla linea 211, autobus universalmente conosciuto per la scarsissima frequenza di passaggio, soprattutto nei giorni feriali.

Poi la seconda possibilità, la macchina. Anche qui un problema di vecchia conoscenza. Lungo via di Pietralata non ci sono parcheggi; ergo le auto vengono lasciate, vedi il fine settimana, ai margini della strada, per la gioia dei parcheggiatori abusivi e per la rabbia degli automobilisti costretti a evitare non solo gli specchietti delle auto disgraziatamente parcheggiate, ma anche le colonne di ragazzi che sciamano lungo la via per raggiungere il Lanificio, come pure i locali lì vicino.

Tutto questo per dire cosa? Che una grande opportunità come il Lanificio Luciani, che nelle sue intenzioni vorrebbe essere uno spazio polivalente fruibile dalla collettività, si ritrova suo malgrado emarginato per i disservizi di un quartiere incapace di valorizzare le proprie risorse.