In questo entusiasmo generalizzato per l'approvazione del progetto di riqualificazione di Pietralata (consiglio: andiamoci cauti, troppe volte agli annunci è seguito il nulla), due nodi ritornano al pettine. Il primo riguarda il Print. Le opere interessate dal Piano Città, infatti, si riferiscono prevalentemente all'area compresa tra Quintiliani e la Nuova Stazione Tiburtina. Sicuramente un volano di crescita per tutto il quadrante, ma che però non intacca quella urbanizzazzione scomposta e frammentaria che si incontra lungo via di Pietralata. In assenza dell'attuazione del Print, allora, cosa dobbiamo aspettarci? Una riqualificazione solo parziale, episodica e molto settoriale?
Altro problema, gli autodemolitori. All'alba di un nuovo "rinascimento" di Pietralata, come potrà essere ancora pensabile la coesistenza con attività sì utili, ma incompatibili con le forme e le strutture che il quartiere dovrebbe assumere nei prossimi anni? Nel merito il Comune oramai non si pronuncia più: segnale che le cose rimarranno esattamente le stesse anche negli anni a venire?
Che la riqualificazione sarà parziale, che nella zona Quintiliani/ Staz Tiburtina ci saranno verde, uffici,parcheggi mentre sulla via di Pietralata solo cementificazione con case popolari e traffico, è normale. A via di Pietralata non abita nessuno della Giunta Capitolina.
RispondiEliminaE' un pò riduttivo. Quelle sono zone scelte da altre persone, molto tempo prima che si insediasse Ghera. Certamente lui ci ha messo del suo - e meno male direi! - ma non è questo che spiega il ritardo dell'"altra" Pietralata. Anzi paradossalmente da quando c'è lui è stato fatto qualcosa (nessun lavoro di sostanza, comunque, ad eccezione delle fognature e del polo natatorio)
RispondiEliminaMa la delibera del Print è stata votata dall'assemblea capitolina?
RispondiEliminaDoveva essere discussa lunedì 21, ma poi non si è saputo se è stata discussa o meno...sul sito del Comune non v'è alcuna traccia.
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