martedì 7 maggio 2013

Pietralata, emergenza rifiuti

Checchè se ne dica, Roma è sporca. E Pietralata è ancora più sporca. I cassonetti, - arrugginiti, fetidi, divelti - traboccano di sacchetti dell'immondizia, per lo più buttati per terra, per inciviltà, certo, ma anche perchè oggettivamente non si sa più dove metterli.

Ci sono in particolare tre punti di raccolta che hanno superato i livelli di guardia. Uno in via di Pietralata, poco prima della curva della morte. I centimetri di marciapiede sono diventati impraticabili per la spropositata mole di monnezza che si è accumulata. Inoltre, è sparito il cassonetto blu per la plastica: era rotto, non è stato sostituito! Più avanti, all'incrocio con via dei Durantini, un'altra discarica a cielo aperto ricorda il degrado del quartiere: i contenitori sono tutti bruciati e un vecchio materasso, pure lui abbrustolito, invade gran parte del marciapiede. Così da giorni. Sempre su via dei Durantini, infine, davanti la USI, una infinità di sacchetti di plastica, a tutte le ore del giorno e della notte, fà compagnia ai quattro cassonetti.

In queste poche centinaia di metri, il parlare di riciclo, di raccolta differenziata, di smaltimento di rifiuti e di decoro sembra non avere senso: e con il caldo alle porte la situazione non è destinata a migliorare.

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