venerdì 31 maggio 2013

L'altra faccia della propaganda politica: già chiusa via Pilla!

In campagna elettorale non c'è mai limite alla decenza. Avendo come unica stella polare il voto, non si và mai troppo per il sottile e per accalappiare l'ingenuo votante si racconta il mondo alla rovescia e si promette l'impossibile. Fioccano gli impegni, si sprecano le inaugurazioni. Poi si spengono le luci e sotto la vernice patinata ricompare la ruggine.

Sebbene a Roma la battaglia per il Campidoglio sia ancora in pieno svolgimento, noi riteniamo giusto fare alcune puntualizzazioni. E lo facciamo, come sempre, con il supporto dei nostri lettori che il territorio lo battono ogni giorno e sanno bene cosa significhi vivere in una realtà difficile come quella di Pietralata. Altro che Print, SDO e compagnia bella: 

"13 - 31 maggio '13.... i numeri certe volte sono impietosi premonitori.

Dopo i flop delle inaugurazioni della Stazione Tiburtina, della Metro B1 e della condotta fognaria Marranella II (tanto per citare i casi più eclatanti), ieri è toccato anche al "punto di accesso dell’area direzionale dello Sdo di Pietralata", far fare l'ennesima figuraccia ai nostri amministratori pubblici.
Non riescono a capire quanto sia controproducente, soprattutto in campagna elettorale, dimostrare di "saper fare....male" le cose"

No, non lo riescono proprio a capire. Ma continuano a farlo.

5 commenti:

  1. Evidentemente vivono in un altro mondo.
    E' vero, non riescono proprio a capire che certi giochetti non funzionano più e che le passerelle con finte inaugurazioni sono un insulto all'intelligenza delle persone.

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  2. Questo a dimostrazione della considerazione che i politicanti hanno dei cittadini...carne da macello!

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  3. noi romani, noi italiani in generale, siamo abituati a lamentarci, e punto. Avevamo la possibilità di mandarli via ma ce la siamo fatta passare davanti. Ora ci aspetta il declino, stiamo ufficialmente diventando paese del terzo mondo, sarà questione di pochi anni, e forse succederà di botto come in argentina o in grecia, forse lentamente mentre ci faranno ingoiare un boccone alla volta.. Continuate a lamentarvi visto che è lo sport nazionale, perche ora è l'unica cosa che resta da fare!

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    Risposte
    1. L'unica possibilità di cambiamento può venire dalla partecipazione attiva dei cittadini.
      Partecipazione, democrazia diretta e organizzazione dal basso, basta deleghe.
      Mi rendo conto però che queste parole sono solo vuoti slogan in un paese di pecoroni, individualisti e opportunisti.
      Non credo più alla favoletta di una società civile migliore della classe politica. La classe dirigente (non solo politica) di una nazione è lo specchio del paese.

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    2. parole sante, le sottoscrivo in pieno! In turchia ci è voluto un centro commerciale per far scattare una rivolta nazionale.. qui basta lamentarsi.. tanto hai la pizza e il calcio..!!

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