In campagna elettorale non c'è mai limite alla decenza. Avendo come unica stella polare il voto, non si và mai troppo per il sottile e per accalappiare l'ingenuo votante si racconta il mondo alla rovescia e si promette l'impossibile. Fioccano gli impegni, si sprecano le inaugurazioni. Poi si spengono le luci e sotto la vernice patinata ricompare la ruggine.
Sebbene a Roma la battaglia per il Campidoglio sia ancora in pieno svolgimento, noi riteniamo giusto fare alcune puntualizzazioni. E lo facciamo, come sempre, con il supporto dei nostri lettori che il territorio lo battono ogni giorno e sanno bene cosa significhi vivere in una realtà difficile come quella di Pietralata. Altro che Print, SDO e compagnia bella:
"13
- 31 maggio '13.... i numeri certe volte sono impietosi premonitori.
Dopo
i flop delle inaugurazioni della Stazione Tiburtina, della Metro B1 e della
condotta fognaria Marranella II (tanto per citare i casi più eclatanti), ieri è
toccato anche al "punto di accesso dell’area direzionale dello Sdo di Pietralata", far fare l'ennesima figuraccia ai nostri amministratori pubblici.
Non
riescono a capire quanto sia controproducente, soprattutto in campagna
elettorale, dimostrare di "saper fare....male" le cose"
No, non lo riescono proprio a capire. Ma continuano a farlo.
Evidentemente vivono in un altro mondo.
RispondiEliminaE' vero, non riescono proprio a capire che certi giochetti non funzionano più e che le passerelle con finte inaugurazioni sono un insulto all'intelligenza delle persone.
Questo a dimostrazione della considerazione che i politicanti hanno dei cittadini...carne da macello!
RispondiEliminanoi romani, noi italiani in generale, siamo abituati a lamentarci, e punto. Avevamo la possibilità di mandarli via ma ce la siamo fatta passare davanti. Ora ci aspetta il declino, stiamo ufficialmente diventando paese del terzo mondo, sarà questione di pochi anni, e forse succederà di botto come in argentina o in grecia, forse lentamente mentre ci faranno ingoiare un boccone alla volta.. Continuate a lamentarvi visto che è lo sport nazionale, perche ora è l'unica cosa che resta da fare!
RispondiEliminaL'unica possibilità di cambiamento può venire dalla partecipazione attiva dei cittadini.
EliminaPartecipazione, democrazia diretta e organizzazione dal basso, basta deleghe.
Mi rendo conto però che queste parole sono solo vuoti slogan in un paese di pecoroni, individualisti e opportunisti.
Non credo più alla favoletta di una società civile migliore della classe politica. La classe dirigente (non solo politica) di una nazione è lo specchio del paese.
parole sante, le sottoscrivo in pieno! In turchia ci è voluto un centro commerciale per far scattare una rivolta nazionale.. qui basta lamentarsi.. tanto hai la pizza e il calcio..!!
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