mercoledì 4 giugno 2014

Print: il Comune dice che i ritardi non dipendono da lui

Non si tratterebbe di inerzia cronica. I ritardi del Print, spiegano dall'Assessorato alla trasformazione urbanistica, sono dipesi dall'Isveur, il consorzio che ha il coordinamento unitario delle attività per la progettazione e la realizzazione delle opere del Print, cui spetta il compito di depositare la documentazione necessaria per completare l'iter. Senza questi non è dunque possibile chiudere il percorso di attuazione.

Si tratterebbe di relazioni sulle condizioni geomorfologiche e idrauliche del territorio che erano già state presentate nel 2012, ma rigettate dalla Regione.

In questo balletto di carte, si consuma il degrado quotidiano di Pietralata.

3 commenti:

  1. E’davvero incredibile.
    A oltre 8 anni dall’inizio dell’iter tecnico-amministrativo (la delibera di approvazione del programma preliminare del Print Pietralata è del 2006), siamo ancora impantanati tra Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica, Autorità di Bacino del fiume Tevere, Servizio Geologico Regionale, Area Urbanistica e Copianificazione Regionale.
    Ma il Comune d Roma, e in particolare gli uffici tecnici urbanistici, non dovrebbero svolgere un ruolo di facilitatori dei processi? Solo oggi si accorgono che mancano ancora i pareri sulle condizioni geomorfologiche ed idrauliche del territorio?
    Altro che inerzia cronica, siamo nel marasma più completo, in pieno delirio amministrativo!!

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  2. Era scontato che iniziasse il ricatto da parte dei costruttori per avere altre cubature, sicuramente lo faranno fino a cancellare tutto il verde. Ci sarà da fidarsi di Marino? Lo vedremo

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