venerdì 27 luglio 2012

Pochi soldi, niente opere

Non ci avevamo mai creduto. Quella del palazzetto dello sport a Pietralata ci era sembrata da subito una bufala coi fiocchi. Aspettavamo dunque la notizia del solito impedimento che spiegasse il mancato avvio dei lavori. L'attesa è stata prontamente ripagata. A decapitare la speranza di una nuova struttura sportiva nel quartiere, così come da qualche anno andava promettendo Alessandro Cochi, delegato allo Sport di Roma Capitale, è stata la spending review avviata dal governo Monti. 

Archiviato il patto di stabilità reclamato dal Campidoglio per salvaguardare i progetti deliberati, i tagli al bilancio capitolino, lamentano in Comune, hanno impedito l'avvio di numerose opere pubbliche, tra cui appunto il palazzetto dello sport.

E chissà che questa austerità non divenga il capro espiatorio per giustificare i ritardi anche dello SDO e del Print.

3 commenti:

  1. E' diventato difficile commentare l'ennesima smentita delle solite promesse dei politici. C'è sempre una buona ragione per giustificare ritardi e inadempienze e soprattutto è sempre colpa di qualcun'altro.
    Così vanno le cose in questo sfortunato paese.

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  2. E in questo sfortunato quartiere che rasenta condizioni da Terzo Mondo...

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  3. "sono curioso di vedere come li faranno.. questi nuovi pozzi senza fondo, se non troveranno a chi scroccare fondi da cui mettersi il 99% in tasca e l'1% per costruirli!" ---> Così commentavo al post del 30 Aprile scorso, in cui riportavate le parole dei politici locali che volevano far credere di voler continuare questi progetti nonostante la bocciatura delle olimpiadi a roma.
    In effetti le olimpiadi sarebbero state un'occasione per far piovere tantissimi soldi su questi progetti, soldi che sarebbero finiti nelle tasche di amministratori comunali e company, mentre invece si sarebbe costruito il minimo indispensabile in fretta e furia, come per i mondiali di nuoto. Adesso a questi personaggi non rimane che dare queste aree ai soliti costruttori, quindi costruirci altre palazzine, magari ancora edilizia popolare, per spartirsi i soliti bottini. Alle prossime elezioni votiamo per "Grillo", questa gente qui la mandiamo a fare in culo finalmente!!!
    Saluti, Mariano

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