mercoledì 10 settembre 2014

Quintiliani, nessuno sgombero per gli zingari

Con un discutibilissimo dietrofront, il Comune di Roma, nella persona dell'Assessore Cutini, ha bloccato le operazioni di sgombero a Quintiliani, dove da mesi insiste una zingaropoli. Comprensibile la rabbia dei cittadini, esasperati dalle condizioni di degrado e di insicurezza, che avevano sperato in una riqualificazione dell'area, così come promesso dalla dott.ssa Matarazzo, delegata del Sindaco alla sicurezza di Roma Capitale. 

Pare che all'origine del cambio di programma ci siano le difficoltà economiche delle casse comunali non in grado di garantire delle soluzioni abitative alternative ai Rom. Un protesta formale è arrivata dal Presidente del IV Municipio, Emiliano Sciascia, che ha più volte segnalato l'esigenza di smantellare l'accampamento abusivo.

2 commenti:

  1. E' inutile continuare a denunciare il degrado prodotto dagli accampamenti abusivi. La storia di questi anni dimostra che gli sgomberi, seppur necessari, non risolvono il problema.
    Ci si accampa dove ci sono gli spazi per farlo. Il problema è di natura urbanistica, oltre che sociale. Fino a quando l'area di Pietralata e dintorni sarà piena di ampie zone senza controllo, abbandonate all'incuria più assoluta, prive dei minimi standard urbanistici, ci sarà sempre qualcuno che per necessità o inciviltà trasformerà queste aree in accampamenti abusivi e discariche.

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  2. Indubbiamente le aree abbandonate, come quelle di Pietralata, favoriscono il sorgere di accampamenti spontanei e abusivi. Ma è pur vero che oramai a Roma vere e proprie zingaropoli si trovano anche in aree molto strutturate urbanisticamente. Segno di un problema che ha la sua radice non solo nella conformazione dell'Urbe, ma anche nell'incapacità delle Istituzioni ad affrontare questa emergenza.

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