giovedì 5 aprile 2012

Al via il primo seminario della Rete Ti.Pi. Attivi

Si è svolto lo scorso 3 aprile il primo seminario informativo/conoscitivo del territorio di Pietralata-Tiburtina. L'incontro, organizzato dalla Rete Ti.Pi. Attivi, ha riguardato il tema della dismissione delle Caserme, argomento particolarmente sentito nel territorio dove si trovano due importanti immobili militari, la Caserma Gandin e la Caserma Ruffo.

Autorevoli le presenze dei relatori che hanno animato il dibattito: Elio Romano, Responsabile del Comitato Tiburtina e del Coordinamento dei Comitati romani per l'Uso Pubblico delle Caserme; Simone Ferretti, architetto ed esperto del "Campo Trincerato", e Stefano Pellicanò, ex maresciallo in pensione della Caserma Gandin.

L'incontro seminariale ha preso avvio con la disamina delle proposte di riconversione delle Caserme ad aree di pubblica utilità, così come prospettato da Elio Romano che si è detto del resto preoccupato per le possibili derive speculative. Sulla stessa lunghezza d'onda la relazione dell'Architetto Ferretti, il quale ha illustrato le caratteristiche storico-architettoniche del campo trincerato più grande d'Europa. In chiusura, l'intervento del maresciallo in pensione Stefano Pellicanò, profondo conoscitore di numerosi aneddoti sulla Caserma Gandin, sede storica dei Granatieri di Sardegna, e sulla Caserma Ruffo, ricca di opere artistiche di gran pregio.

La riconversione delle Caserme come occasione per la riqualificazione del territorio: questa la tesi sostenuta dalla Rete Ti.Pi attivi che ha proposto in questi siti la creazione di luoghi di accoglienza e di aggregazione; in particolare la Caserma Ruffo che, per la vicinanza alla fermata MM, potrebbe ospitare nei suoi locali il MAP, il museo di arte contemporanea e centro polifunzionale.

2 commenti:

  1. Per i TI.Pi.-attiVi la dismissione delle caserme può essere una grande opportunità di riqualificazione del territorio.

    In generale, la posizione strategica de Forti sulle vie consolari (sconosciuta, almeno per me, fino a pochi giorni fa) potrebbe essere l’occasione, per alcuni di loro, di trasformarsi in luoghi di accoglienza e d’informazione turistica; anche i progetti e le idee di riconversione viste nel corso del seminario ci sono piaciute molto e sicuramente avrebbero l’appoggio della cittadinanza.
    Nel particolare, tutte le aree si prestano ad essere a vocazione pubblica; da noi la Ruffo sarebbe perfetta per il MAP e il centro polifunzionale.
    Infine, vi invito a seguire il ricco programma degli eventi al Bibliopoint.

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  2. Viste le generose dimensioni delle caserme, sarebbe interessante pensare anche ad una loro vocazione in senso commerciale. In particolar modo la caserma Gandin, situata nel cuore di Pietralata, oltre a spazi di carattere sportivo e/o aggregativo, potrebbe definirsi come un polo commerciale, arricchendosi anche di negozi di cui il quartiere è quasi totalmente carente. Inoltre, proprio in virtù del posizionamento strategico del forte, un nuovo tracciato viario potrebbe mettere in comunicazione tra loro le diverse anime urbane del quadrante (la borgata/via dei Durantini/via di Pietralata).

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