venerdì 16 marzo 2012

A proposito di autodemolitori

Sulla questione degli autodemolitori comincia forse a sfaldarsi quel fronte che ne richiede, quasi quotidianamente, la delocalizzazione in aree più idonee. E' il caso dell'Associazione Vivere Verde, da sempre in prima linea per sollecitarne lo spostamento, che ha elaborato una diffida tesa - come si legge nel sito - "...a spingere le Istituzioni ad una soluzione della questione delle delocalizzazioni degli autodemolitori di Roma Capitale".

Scorrendo però il testo si evince che la richiesta di chiarimento non riguarda tanto il processo di trasferimento di queste attività, come sarebbe lecito immaginare, quanto piuttosto una severa presa di posizione contro la recente modalità di rottamazione di auto e ciclomotori, frutto dell'accordo tra Roma Capitale e la società privata Sicurezza e Ambiente, rea di favorire un numero limitato di sfasci, a discapito della maggioranza che operano sul territorio comunale.

Senza voler entrare nel merito della questione, e riconoscendo a ciascuno il diritto di svolgere la propria attività in maniera paritaria e trasparente, mi domando quale sia il fine ultimo di questo atto formale: tutelare la salute dei cittadini e il decoro della città, delocalizzando gli autodemolitori in siti appositamente attrezzati, o salvaguardare gli interessi di una categoria precisa?

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