Chi lo ha detto che la grande storia di Roma non ha riguardato Pietralata? Non la pensano ad esempio così i Ti.Pi. Attivi (Cittadini attivi di Tiburtina e Pietralata) che, con l'ausilio della Soprintendenza Speciale dei Beni Archeologici di Roma, ha attivato un progetto, in corso di realizzazione, che si proprone di sistemare, in corrispondenza di ogni sito archeologico, soprattutto
quello sepolto, presente nel territorio compreso tra la via Tiburtina e la via
di Pietralata, un’opera d’arte contemporanea da utilizzare come supporto di una mattonella in
ceramica con impresso un QR-Code. Attraverso questo diventerebbe possibile accedere ad un
servizio cartografico contenente le informazioni principali (rilievo, piante,
foto, bibliografia) relative al sito archeologico stesso.
Le mattonelle - o meglio le mapponelle, questo il termine che dà il nome all'intero progetto - potrebbero essere utilizzati su tre siti campione:
- l'Acquedotto Vergine, visibile in via di Pietralata, poco prima dell'incrocio per Vigna Mangani;
- Mulino con ara funeraria, rinvenuto all'incrocio tra via di Pietralata e via di Casale Rocchi;
- Mausoleo e sepolcri situati tra via Tiburtina e via P. Ottoboni.
Mulino con ara funeraria? Da dove è visibile?
RispondiEliminaNon ne sono sicuro, ma credo nell'area dove c'era il rottamatore. Prova comunque a scrivere all'indirizzo tipiattivi@libero.it per maggiori info
RispondiEliminaPurtroppo, tranne il muro che sorregge l'acquedotto vergine, sono tutti siti archeologici sepolti a diversi metri di profondità. L'idea è proprio quella di dare nuova luce all'arte antica attraverso l'arte moderna e contemporaneamente offrire un servizio alla comunità attraverso le possibilità offerte dalla tecnologia.
RispondiEliminaSegui i tipiattivi.
PS: del mulino è rimasto ben poco, ma l'ara era di buona qualità (infatti se la sono portata via); il luogo è all'incrocio con via di pietralata.