Pietralata, metaforicamente parlando, è un luogo di frontiera. Nel Male, certo, ma anche nel Bene. Nel quartiere,
infatti, non solo si tengono settimanalmente mostre culturali e artistiche tra le più alternative della città; non solo sono
presenti alcuni tra i più modaioli locali della zona; non solo esiste un centro di prima accoglienza per rifugiati politici, ma da qualche tempo, sulla scia
di quanto già avvenuto negli States prima, e in Europa poi, è stato aperto un
cowo...
Ma che cos'è un cowo? Il coworking è una factory dove,
durante la settimana, nascono e si sviluppano progetti creativi di ogni genere,
dove diverse realtà professionali condividono spazi di lavoro, ...ma è anche un
luogo dove potersi confrontare e aggregare.
In via dei Durantini 275 c'è l'Archificio, "...una realtà impegnata nei processi di trasformazione sostenibile del territorio; un
laboratorio nel quale avviene la trasformazione di una materia prima (l’esigenza
del Committente) in un prodotto finito (l’opera compiuta)" Tra i servizi opzionabili, postazioni di lavoro, nella formula open space, per mettere in rete, creativi,
liberi professionisti, startupper e imprenditori.
Usando le parole dei loro fondatori, "una iniezione di positività per il quartiere". E dopo l'imbarbarimento commerciale degli ultimi tempi, esperienze di questo genere hanno il merito di riportare l'asticella dell'offerta culturale verso l'alto. Bene così!
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