"Rigenerazione di aree urbane degradate, valorizzazione di aree demaniali
dismesse, creazione di alloggi sociali, ristrutturazione delle scuole per
migliorare l’efficienza energetica, ottimizzazione del trasporto pubblico
locale". In una parola, il piano città. Questa è l'idea a cui molto concretamente sta lavorando il Ministero delle Infrastrutture e trasporti. Destinatarie degli interventi, diverse città italiane tra cui Roma, con il quartiere Pietralata.
Secondo l'articolo de La Stampa "...l’intenzione del ministero è di procedere in maniera molto spedita. Il consiglio
dei ministri dovrebbe approvare già in settimana il provvedimento, mentre a
giugno dovrebbero partire i primi cantieri".
Gli esempi virtuosi all'estero non mancano. Se per la ricerca sui temi
ambientali fanno scuola i quartieri residenziali delle città del Nord Europa,
quartieri "carbon free" e "no car", già realtà da anni, per la rigenerazione di
aree dismesse sono una realtà i maxicantieri aperti sul porto di Amburgo o sulle
aree ex ferroviarie di Bilbao.
Per concorrere all’attuazione degli interventi del piano è istituito, nello
stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, un
apposito Fondo, denominato “Fondo per l’attuazione del Piano sviluppo città”.
I miliardi messi a disposizione per la cantierabilità degli interventi, alcuni dei quali previsti per i primi di luglio, sono 4. La copertura dovrebbe essere garantita dalla Cassa depositi e prestiti e dai ministeri dell'istruzione e delle infrastrutture
RispondiEliminahttp://www3.lastampa.it/politica/sezioni/articolo/lstp/456077/
Leggendo l'articolo linkato: "...4 miliardi e 6 milioni...di cui 2 miliardi (Cassa depositi e prestiti) per l’housing sociale; 230 milioni (Ministero delle Infrastrutture) per la riqualificazione delle aree degradate e altri 833 milioni per l’housing sociale; 943 milioni (Ministero dell’Istruzione) per la messa in sicurezza delle scuole...". Se fosse vero, come immagino che lo sia, di tutti quei soldi investiti solo il 5% andrebbe in riqualificazione e quasi il 75% in nuove abitazioni....
RispondiEliminaChi è il genio della comunicazione che chiama questo scenario: rigenerazione delle periferie?
Con tutti i "se", i "ma" e i "distinguo" del caso, possiamo sommariamente acquisire che circa 2 miliardi e 833 milioni saranno destinati all'housing; i restanti (1,767 miliardo di euro) ad altri interventi (scuole, infrastrutture, viabilità). Ora la vera partita si giocherà sulla questione dell'housing: se effettivamente ne verranno rispettati i principi ispiratori (qualità architettonica ed edilizia, sostenibilità ambientale, accessibilità al mercato immobiliare, presenza orti urbani, ecc), si potrà parlare di riqualificazione e rivitalizzazione urbanistica. Se invece la partita si trasformerà in alienanti colate di cemento, allora la faccenda avrà tutt'altro aspetto e impatto...
RispondiEliminaIn genere gli inglesismi servono per presentare attività scarsamente digeribili se nominate in italiano.
RispondiEliminaL'housing in Europa è una risposta moderna e sostenibile alla richiesta di casa per chi non può avere accesso al mercato immobiliare.
Spero che Roma segua gli insegnamenti europei e non trasformi questa opportunità in mera speculazione.
Un ultima considerazione: basta parlare di orti urbani!
Perchè basta parlare di orti urbani?
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