Lanciato l'ennesimo grido di battaglia. A far rullare i tamburi di guerra il Comitato di quartiere per la difesa di Parco Feronia e l'Associazione Culturale Feronia i quali hanno indetto una raccolta firme per impedire la realizzazione di un centro commerciale.
Il nemico numero uno è la speculazione edilizia. Il refrain sempre lo stesso: "Giù le mani dal parchetto Feronia". Si, ma...di quale parco, o parchetto, stiamo parlando? Di quella generosa area verde che, nonostante gli sforzi di tanti buoni cittadini, continua ad essere sostanzialmente impraticabile? Di quel grande spazio abbandonato che meriterebbe una riqualificazione e una infrastrutturazione che nessun comitato e/o associazione può garantire, nonostante i buoni propositi? Insomma, di cosa stiamo parlando?
A Pietralata ogni progetto è avversato. Al
parco Feronia come al
parco delle Acacie. L'equazione in rima è sempre fin troppo automatica:
costruzione uguale speculazione. E la presenza di una falda acquifera al di sotto del parchetto Feronia viene sventolata come controprova dell'impossibilità di intervento su quell'area. Oggi il "NO" è al
centro commerciale. Non lo si vuole, è pericoloso, forse antisociale.
Ammesso e non concesso che lo si realizzi veramente (sono anni che si vanno dicendo queste cose. E ciò che più colpisce è vedere i cittadini che si mobilitano per progetti declinati al futuro indeterminato e non per gli scempi e i disservizi già presenti), in che modo si peggiorerebbero, nel concreto, le condizioni di questo quartiere?